In sintesi
- 🎬 Lo Squalo
- 📺 Iris HD alle 21:15
- 🦈 Un classico thriller diretto da Steven Spielberg: la cittadina di Amity è terrorizzata da un enorme squalo bianco. Un trio formato dallo sceriffo Brody, il cacciatore Quint e l’oceanografo Hooper si imbarca in una caccia mozzafiato, tra tensione psicologica, temi sociali attuali e la celebre colonna sonora di John Williams.
Lo Squalo di Steven Spielberg, Roy Scheider, Richard Dreyfuss e l’iconico tema di John Williams: già da questi nomi si capisce che la prima serata di oggi ha il sapore dei classici che non passano mai di moda. E se sei alla ricerca di qualcosa di davvero potente da vedere stasera in TV, la scelta non può che cadere su “Lo Squalo”, in onda su Iris HD alle 21:15.
Lo Squalo di Steven Spielberg: perché “Jaws” è ancora il re dei thriller
Non serve essere cinefili hardcore per sapere che “Jaws” è molto più di un film sugli squali: è il titolo che nel 1975 ha cambiato Hollywood, lanciato la carriera del giovane Steven Spielberg e inaugurato il concetto moderno di blockbuster estivo. Rivederlo oggi, a distanza di cinquant’anni, è come riascoltare una band che ha inventato un genere: ogni inquadratura, ogni scelta di regia, ogni crescendo musicale ha fatto scuola, spesso imitata e quasi mai superata.
La trama è ormai leggenda. Amity, cittadina balneare che vive di turismo, diventa teatro di una serie di attacchi di un enorme squalo bianco. Lo sceriffo Martin Brody, interpretato con intensità da Roy Scheider, vorrebbe chiudere le spiagge, ma la politica (il sindaco Vaughn) mette il profitto davanti alla sicurezza. Quando la situazione degenera, Brody si imbarca insieme al burbero cacciatore di squali Quint (Robert Shaw) e al giovane oceanografo Matt Hooper (Richard Dreyfuss) in una caccia in mare aperto diventata simbolo della tensione cinematografica.
Per gli appassionati, questa fase del film, sulla barca Orca, è puro cinema nerd: dialoghi serrati, un’umanità spigolosa e quella recitazione quasi teatrale di Robert Shaw che regala uno dei monologhi più famosi della storia, quello dell’USS Indianapolis. Una scena di tale potenza che oggi verrebbe probabilmente rovinata da troppi effetti digitali, mentre qui funziona proprio perché è tutta sugli attori.
Curiosità, impatto culturale e il contributo di John Williams
Una delle particolarità che rende “Lo Squalo” ancora più affascinante è che doveva essere un film completamente diverso. Spielberg voleva mostrare spesso il gigantesco squalo meccanico costruito da Robert Mattey, ma l’animatrone si rompeva in continuazione. Quello che per qualunque altro regista sarebbe stato un incubo produttivo, per Spielberg si è trasformato in un colpo di genio: mostrare il mostro il meno possibile. È nata così l’idea di suggerire la presenza del predatore con la sola musica di John Williams, due note che sono diventate l’ingresso più famoso della storia del cinema.
Il risultato? Un thriller psicologico prima ancora che avventuroso, in cui il vero mostro è spesso l’attesa, l’ignoto, la paura. E paradossalmente proprio il difetto tecnico è diventato l’elemento che ha reso il film immortale. Pensaci: molti shark-movie moderni tentano di replicare la formula, ma la maggior parte fallisce perché l’effetto digitale svela troppo e troppo presto.
Rivedere “Lo Squalo” oggi significa anche apprezzarne il sottotesto sociale, ancora incredibilmente attuale: un’amministrazione che ignora un pericolo reale per salvare la stagione turistica, un conflitto fra economia e sicurezza pubblica, la difficoltà di affrontare problemi che tutti preferirebbero non vedere. È quasi ironico quanto questa dinamica risuoni ancora nel mondo contemporaneo.
Dal punto di vista del cast, il film è una pietra miliare per tutti i protagonisti. Roy Scheider si ritaglia il ruolo iconico della sua carriera, Richard Dreyfuss incarna l’entusiasmo scientifico degli anni ’70 e Robert Shaw offre una performance talmente intensa da sembrare scolpita nella memoria collettiva. L’effetto complessivo è quello di un trio perfetto e irripetibile.
- 3 Oscar vinti (musica, montaggio, sonoro)
- Uno dei film più visti nella storia del cinema italiano
Molti appassionati italiani ricordano ancora le code fuori dai cinema nel 1975, e non è un caso se oggi, nei forum di settore, lo si discute ancora come un capolavoro intoccabile. La sua eredità ha influenzato generazioni di registi, ridefinito la narrazione del thriller e plasmato l’immaginario collettivo sugli squali, nel bene e nel male.
Insomma: se stai cercando cosa vedere stasera in TV e vuoi qualcosa che non sia solo intrattenimento ma un’esperienza cinematografica che ha cambiato per sempre la storia del cinema, “Lo Squalo” è la risposta. Preparati a risentire quelle due note che mettono i brividi anche dopo mezzo secolo.
