In sintesi
- 🎤 Sarà Sanremo
- 📺 Rai 1, ore 21:30
- 🎶 Serata evento che unisce la finale di Sanremo Giovani, con la scelta di due Nuove Proposte per il Festival di Sanremo 2026, e l’annuncio ufficiale dei titoli dei brani dei 30 Big in gara; conduce Carlo Conti con ospiti e giuria d’eccezione, tra tradizione e innovazione musicale.
Carlo Conti, Sanremo Giovani, Festival di Sanremo 2026 e un parterre di Big da fare invidia a qualsiasi serata televisiva: la domenica del 14 dicembre 2025 su Rai 1 ha il sapore della grande tradizione italiana con “Sarà Sanremo”. È uno di quegli eventi che trasformano il salotto di casa in una piccola platea dell’Ariston, con il Teatro del Casinò di Sanremo pronto a riaccendere l’hype verso l’edizione numero 76 del Festival.
Sanremo Giovani e Festival di Sanremo 2026: cosa ci aspetta stasera con “Sarà Sanremo” su Rai 1
L’appuntamento delle 21:30 su Rai 1 è una tappa fondamentale del percorso sanremese: Conti, affiancato da Gianluca Gazzoli, conduce la finale di Sanremo Giovani, un rito musicale che mescola scouting, emozione e quel pizzico di tensione che solo il palco ligure sa regalare. I sei finalisti — Antonia, Angelica Bove, Nicolò Filippucci, Seltsam, Senza Cri e Welo — si giocano due posti ufficiali tra le Nuove Proposte del Festival 2026, raggiungendo i già qualificati Mazzariello e il trio Soniko, Blind ed El Ma.
La giuria è una combinazione di competenze tecniche e sensibilità contemporanea: da Ema Stokholma a Carolina Rey, fino al Maestro Enrico Cremonesi, passando per Claudio Fasulo e Daniele Battaglia. Una squadra scelta per valutare personalità, originalità e credibilità musicale, concetti che Conti ribadisce ogni anno come mantra del suo metodo di selezione.
Ma il vero colpo di scena della serata, quello che ogni sanremologo colleziona come figurina rara, è l’annuncio dei titoli dei brani dei 30 Big in gara al Festival di Sanremo 2026. Sul palco sfila un cast trasversale e ricchissimo: da Fedez & Masini a Ermal Meta, da Raf a Malika Ayane, fino a Patty Pravo, Nayt, J-Ax, Levante, Fulminacci, Ditonellapiaga, Chiello, Maria Antonietta & Colombre e persino gli outsider più sorprendenti dell’anno come Sayf e Eddie Brock.
Sarà Sanremo e l’attesa del Festival di Sanremo 2026: perché questa serata è imperdibile
“Sarà Sanremo” non è un semplice programma: è il momento in cui la tradizione incontra il futuro. Conti lo ripete spesso: qui non si scelgono solo “voci”, ma identità artistiche. E il bello di questa edizione è la varietà dei finalisti, frutto di selezioni nate da oltre 500 brani ascoltati, con eliminazioni decise per “una manciata di voti” o per sfumature interpretative, dettaglio che racconta una scena emergente più viva che mai.
Gli appassionati storici del Festival lo sanno: il Casinò di Sanremo è un luogo quasi sacro. Conti lo considera una seconda casa, e non è un caso che proprio lì si stiano riallacciando tradizioni importanti, come il ritorno del Dopofestival affidato a Nicola Savino e Cremonesi. È quel gusto vintage-modernissimo che trasforma l’attesa del Festival in un ecosistema di eventi pensati per ogni tipo di pubblico.
Dal punto di vista più nerd e filologico, questa serata ha un valore aggiunto: permette di osservare in tempo reale l’evoluzione dell’estetica musicale sanremese. L’entrata in scena di nomi come Sayf o dei Bambole di Pezza rappresenta l’apertura definitiva verso linguaggi urbani e indie-rock che fino a qualche anno fa sembravano mondi distanti dalla “cartolina” dell’Ariston. Al contrario, la presenza di Patty Pravo o Raf custodisce quel legame generazionale che mantiene Sanremo riconoscibile e intergenerazionale.
Per orientarsi meglio tra i momenti clou, ecco i due più attesi della serata:
- L’annuncio ufficiale dei titoli dei brani dei 30 Big del Festival 2026.
- La proclamazione dei due artisti che accederanno alla categoria Nuove Proposte.
La forza di questa serata sta nel modo in cui riesce a mettere in dialogo i talenti del futuro con chi ha già scritto pagine di musica italiana. È un meccanismo unico nel panorama europeo: nessun altro Paese fonde scouting, spettacolo e celebrazione in un unico rito nazionale. Ed è proprio questo che mantiene Sanremo un fenomeno culturale, oltre che televisivo.
Le curiosità non mancano: c’è chi aspetta solo di scoprire cosa porteranno al Festival artisti dalla scrittura affilata come Fulminacci o Ditonellapiaga; chi vuole capire come Fedez e Marco Masini abbiano cucito la loro collaborazione; chi scommette sui ritorni di big come Malika Ayane e Levante. E poi c’è la sorpresa delle coppie artistiche, come Maria Antonietta & Colombre, reduci dall’album “Luna di Miele” e ora pronti a giocarsi il palco più amato d’Italia.
Che siate sanremisti ortodossi o semplici curiosi del panorama musicale italiano, “Sarà Sanremo” è il punto di partenza perfetto per entrare nell’atmosfera dell’edizione 2026. Una serata che regala emozioni, retroscena, qualche tensione in stile talent show e soprattutto la sensazione che, anche a distanza di decenni, la macchina sanremese continui a essere uno dei riti collettivi più potenti del nostro Paese.